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Pagamento differito TFS Pubblico Impiego: quali regole?

lentepubblica.it • 30 Settembre 2020

pagamento-differito-tfs-pubblico-impiegoEcco una sintetica panoramica sulle regole da applicare al pagamento differito del TFS per il Pubblico Impiego: ecco di cosa si tratta nello specifico.


Pagamento differito TFS Pubblico Impiego: quali regole?

Alla luce di una recente Sentenza della Corte Costituzionale ecco alcune utili indicazioni in merito al pagamento differito del TFS per i Dipendenti Pubblici.

Pagamento differito TFS Pubblico Impiego

I lavoratori del pubblico impiego, a differenza di quelli del settore privato, devono attendere, per l’erogazione del TFS tempi che variano dai 12 ai 24 mesi. La somma corrisposta, poi, può essere liquidata in un massimo di 3 rate a distanza di 12 mesi una dall’altra.

Il trattamento di fine servizio (TFS), in Italia è una indennità corrisposta, alla fine del rapporto di lavoro, ai dipendenti pubblici statali assunti prima del 1º gennaio 2001. Per i dipendenti degli enti locali è talvolta detta “indennità di fine servizio”.

L’indennità è disciplinata dal Decreto del presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032.

Per avere un esempio pratico di come si calcola potete consultare il nostro approfondimento sulla materia.

La sentenza della Corte

Secondo la Corte Costituzionale, in una Sentenza Pubblicata quest’estate, il differimento del TFS del Pubblico Impiego vale per coloro che accedono alla pensione anticipata (e non per raggiunti limiti di età) non è irragionevole. Per coloro che si dimettono volontariamente dal lavoro, quindi, per ricevere prima il trattamento previdenziale il posticipo del pagamento del TFS appare assolutamente legittimo.

Ovviamente, però, la corte non ha specificato nulla per quel che riguarda il differimento di 12 mesi. Per i lavoratori che vengono collocati a riposo d’ufficio per raggiunti limiti di età.

Se l’importo supera i 50mila euro, queste tempistiche riguardano solo la prima tranche del TFR/TFS. La seconda viene versata dopo ulteriori 12 mesi, fino a 100mila euro. Se l’importo è superiore ai 100mila euro, la terza rata viene versata dopo altri 12 mesi.

La Corte Costituzionale, pronunciandosi sulle questioni sollevate dal Tribunale di Roma sulla legittimità della normativa riguardante il pagamento differito e rateale delle indennità di fine servizio dei dipendenti pubblici.

Il canale INPS online

Ricordiamo infine che l’INPS ha attivato il sistema telematico per cui le Amministrazioni e gli enti datori di lavoro saranno in grado di accedere in esito al corso di formazione erogato a livello territoriale/regionale ed ottenuta l’abilitazione all’utilizzo di “Comunicazione di cessazione ai fini TFS”.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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